Invito ad agire a favore della biodiversità per uno sviluppo sostenibile - L'UE partecipa al vertice dell'ONU sulla biodiversità
Purtroppo, la biodiversità e gli ecosistemi si stanno riducendo e deteriorando a un livello senza precedenti. Circa un milione di specie sono a rischio di estinzione. I progressi verso il conseguimento degli obiettivi concordati globalmente nel quadro della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica sono stati insufficienti. La piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES) https://ipbes.net/global-assessment ha concluso che i tassi di estinzione delle specie sono attualmente dalle decine alle centinaia di volte superiori alle medie storiche. Ci troviamo in una situazione di emergenza planetaria che impone una risposta urgente e unitaria.
La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l'importanza e l'urgenza di agire, facendoci prendere coscienza del fatto che la salute del nostro pianeta svolge un ruolo importante nella comparsa delle malattie zoonotiche. La crisi attuale ci ricorda che quando distruggiamo e il deterioriamo la biodiversità facciamo aumentare il rischio del cosiddetto "salto di specie", ossia che le malattie si trasmettano dagli animali selvatici alle persone. La natura, il clima e l'ambiente dovrebbero essere al cuore della nostra strategia di ripresa dalla pandemia di COVID-19.
Vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità
Il 30 settembre si è tenuto il vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità, incentrato sul tema "Azione urgente sulla biodiversità per uno sviluppo sostenibile". La presidente von der Leyen ha parlato a nome dell'UE ed oltre a lei si sono espressi numerosi altri capi di Stato e di governo e leader delle Nazioni Unite, esponenti del settore privato e rappresentanti delle popolazioni indigene e dei giovani.
https://twitter.com/vonderleyen/status/1311335165340389380?s=21
Il vertice, che ha evidenziato l'urgenza di agire e di investire nella natura nel mondo post-COVID, arriva in un momento importante e segna l'inizio di un anno di decisioni cruciali sulle strategie di ripresa ma anche di eventi fondamentali connessi all'ambiente, comprese la COP-15 della Convenzione sulla diversità biologica e la conferenza di Glasgow sui cambiamenti climatici del 2020 (COP-26), entrambe previste per il 2021.
Il 28 settembre, nel corso di un evento dei leader ad alto livello, è stato lanciato l'"Impegno dei leader a favore della natura" che contiene importanti impegni al massimo livello politico per mettere la natura, il clima e l'ambiente nel suo complesso al centro delle strategie di ripresa e del processo decisionale. L'Impegno dei leader per la natura è anche una dichiarazione di intenti a sostegno del quadro globale post-2020 in materia di biodiversità, che dovrà essere concordato in occasione della 15ª conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica e in vista della COP 26 sul clima. L'Impegno ha ricevuto l'appoggio dell'UE (e della maggior parte dei suoi Stati membri) e anche di un gruppo di paesi che condividono gli stessi principi.
Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030
La protezione della biodiversità è uno dei pilastri fondamentali del Green Deal europeo. Nel maggio 2020 la Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030. L'obiettivo della strategia è riportare la biodiversità in Europa su un percorso di ripresa entro il 2030, con conseguenti benefici per le persone, il clima e il pianeta. Si tratta inoltre della proposta relativa al contributo dell'UE ai prossimi negoziati internazionali sul quadro globale post-2020 per la biodiversità, nell'ambito della COP 15 della Convenzione sulla diversità biologica.
Le principali priorità dell'UE per il "futuro quadro globale sulla biodiversità" sono le seguenti:
- Obiettivi mondiali per la biodiversità di portata generale a orizzonte 2050, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) e con la visione per il 2050 "Vivere in armonia con la natura" della Convenzione sulla diversità biologica (CBD)
- Obiettivi globali per il 2030 ambiziosi e SMART (specifici, misurabili, attuabili, realistici e temporalmente definiti) che affrontino le cause della perdita di biodiversità con un processo di attuazione, monitoraggio e revisione potenziato
- Quadro favorevole attraverso finanziamenti, capacità, ricerca, innovazione e tecnologia
- Ripartizione giusta ed equa dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche
- Approccio inclusivo (tutti i portatori di interessi), con particolare attenzione alle popolazioni indigene e alle comunità locali
Sostegno dell'UE alla biodiversità e ai difensori dell'ambiente
L'UE sostiene la protezione della biodiversità e la lotta contro il traffico illegale di specie selvatiche in diverse regioni del mondo. Sono state sviluppate strategie continentali per l'Africa (Larger than elephants https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/d5aa8385-7b19-11e7-b2f2-01aa75ed71a1), l'Asia (Larger than tigers https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/93b375bc-4769-11e8-be1d-01aa75ed71a1/language-en) e l'America latina (Larger than jaguars https://ec.europa.eu/international-partnerships/system/files/brochure-jaguars-summary-20191014_en.pdf).
L'assistenza dell'UE fornisce spesso sostegno alle aree protette. Il progetto dell'UE per il parco nazionale di Virunga (RDC) è un esempio del legame tra biodiversità, sviluppo sostenibile e benefici per le comunità locali, ad esempio in termini di mezzi di sussistenza o stabilità. Il programma ECOFAC (per la conservazione e l'uso sostenibile degli ecosistemi forestali nell'Africa centrale), con una dotazione di 80 milioni di EUR per il periodo 2014-2020, è un programma regionale che coinvolge sette paesi del bacino idrografico del Congo. L'UE ha avviato un sostegno all'iniziativa sul triangolo dei coralli, che ospita la più alta concentrazione di specie marine sul pianeta e copre Indonesia, Malaysia, Filippine, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone e Timor Leste.
Il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche costituiscono una grave minaccia per la biodiversità, oltre ad essere reati ambientali. Conformemente al suo piano d'azione del 2016 contro il traffico illegale di specie selvatiche, l'UE sostiene gli sforzi volti a combattere il commercio illegale di specie selvatiche in tutto il mondo. In totale, sono stati impegnati quasi 80 milioni di EUR per sostenere la lotta contro il traffico illegale di specie selvatiche nei paesi partner. L'UE sostiene il Consorzio internazionale per la lotta al commercio delle specie selvatiche (ICCWT), composto da INTERPOL, CITES, UNODC, Banca mondiale e OMD.
Le popolazioni indigene sono spesso le custodi della biodiversità e devono far fronte a crescenti vessazioni e violenze. L'UE ha sostenuto più di 30 000 difensori dei diritti umani, molti dei quali impegnati a favore delle popolazioni indigene e dell'ambiente.
Link collegati:
https://www.un.org/sustainabledevelopment/biodiversity/
https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it
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