Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura: dichiarazione dell’Alto rappresentante dell'Unione/vicepresidente Josep Borrell
In occasione della Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura, rendiamo omaggio alle vittime della tortura e di altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti. In un momento in cui il mondo unisce le forze per superare la pandemia di coronavirus, i diritti umani devono rimanere al centro della nostra battaglia. Oggi ci facciamo portavoce delle centinaia di migliaia di persone che hanno subito torture e di coloro che ancora ne sono vittime.
La tortura e altri maltrattamenti non sono mai giustificabili. Il divieto di tortura è assoluto, il ricorso alla tortura è illegale in qualsiasi circostanza. L'Unione europea ribadisce il proprio fermo impegno a combattere la tortura in tutto il mondo attraverso un approccio globale che comprenda divieto, prevenzione, rendicontabilità e risarcimento per le vittime.
L'eliminazione della tortura è una sfida planetaria e dovrebbe essere un'ambizione mondiale. Non è un obiettivo irraggiungibile, ma il suo conseguimento esige un'azione congiunta. Le iniziative comuni con i partner internazionali, in particolare le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa e la Corte penale internazionale, e con le organizzazioni regionali, i partner nazionali e la società civile, possono fare davvero la differenza. L'Alleanza globale per un commercio libero da tortura offre un buon esempio di collaborazione e tutti gli Stati sono invitati ad aderirvi.
L'Unione europea ribadisce il suo appello a favore della ratifica universale e dell'effettiva attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e del suo protocollo opzionale. Con 170 Stati aderenti alla convenzione, cui si sono aggiunti di recente Angola e Oman, l'universalità è a portata di mano: solo 25 Stati devono ancora ratificarla.
Attraverso lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani, l'UE sostiene le organizzazioni della società civile che operano per prevenire la tortura e assistere le vittime in tutto il mondo. Concretamente, negli ultimi dieci anni l'Unione europea ha stanziato oltre 80 milioni di euro per sostenere coloro che operano in prima linea in questo ambito. Continueremo a sostenere i difensori dei diritti umani che con coraggio si battono contro la tortura in tutto il mondo.