Giornata per celebrare la diversità culturale
"La cultura è al centro delle sfide che ci troviamo ad affrontare a livello mondiale, in particolare la transizione verso un'economia verde e digitale. La costruzione di un futuro migliore e più sostenibile richiederà cambiamenti culturali da parte di tutti noi."
- Dichiarazione comune dell'alto rappresentante/vicepresidente Borrell e dei commissari Gabriel e Urpilainen in occasione della Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo
Essendo l'UE parte della convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali (link esterno), adottata nell'ottobre 2005, le delegazioni dell'UE, gli Stati membri e gli operatori culturali locali stanno unendo le forze per promuovere la diversità culturale in tutto il mondo.
Gli spazi europei della cultura (link esterno) rappresentano uno dei programmi culturali più ambiziosi dell'UE promuovendo la diversità culturale in tutte le sue espressioni. Otto paesi: Benin, El Salvador, Guatemala, Honduras, Etiopia, Mongolia, Sri Lanka e Stati Uniti partecipano a 6 diversi modelli innovativi che puntano alla sostenibilità attraverso la cultura, l'innovazione digitale, la pace e stabilità, i diritti culturali e la libertà di espressione.
Sostenere sistemi sostenibili di governance per la cultura
La convenzione UNESCO del 2005 intende proteggere e promuovere la diversità delle espressioni culturali sulla base di processi e sistemi di governance informati, trasparenti e partecipativi. In particolare si propone di sostenere la creazione, la produzione, la distribuzione e l'accesso alle diverse attività culturali.
Etiopia - Tibeb Be Adebabay
La definizione di politica culturale dell'Etiopia si concentra sui settori del patrimonio, del turismo e delle industrie culturali. Raramente gli artisti o gli operatori della società civile possono utilizzare lo spazio pubblico per favorire l'incontro tra le persone.
Ti-beb be Adebabay (che in amarico significa "Arte nello spazio pubblico") è un festival di strada partecipativo organizzato ad Addis Abeba. Nato dalla convinzione che la cultura non è un lusso, ma una necessità, Tibeb be Adebabay offre nuove esperienze alla cittadinanza. L'obiettivo principale del festival è far partecipare il pubblico alla realizzazione di opere d'arte nelle strade. Il festival intende anche affrontare il tema della cultura offrendo nuove opportunità di dialogo e collaborazione a livello sociale.
La campagna "Il nostro futuro insieme", intesa a sensibilizzare al ruolo delle arti nella società, costituisce un altro elemento importante di questa iniziativa.
Addis Street Art è un progetto che consente alle persone di riunirsi per partecipare alla creazione di murales urbani e altre forme di arte di strada utilizzando graffiti e diverse tecniche. Foto: Tibeb be Adebabay
Ottenere un flusso equilibrato di beni e servizi culturali e accrescere la mobilità degli artisti e dei professionisti della cultura
Un accesso equo e senza restrizioni alla cultura e la libera circolazione dei beni e servizi culturali sono fondamentali per un settore che è stato particolarmente colpito dall'emergenza COVID-19. La libera circolazione degli artisti e dei professionisti della cultura è anche essenziale per realizzare la diversità culturale.
Sri Lanka – Colomboscope: la lingua e l'appartenenza diffusa
In tutto lo Sri Lanka gli artisti fanno fatica a vivere del loro lavoro in ambito culturale a causa della mancanza di finanziamenti pubblici, biblioteche artistiche accessibili e archivi open source. Il festival Colomboscope offre ai produttori creativi la possibilità di avere uno scambio trasversale su questioni attinenti alla cultura e su temi impellenti sotto il profilo sociopolitico. Per il prossimo festival Colomboscope sono in programma seminari di sviluppo professionale, circoli di tutoraggio e soggiorni in tandem in diverse regioni dello Sri Lanka per riunire pratiche culturali contemporanee che indagano su fenomeni locali e globali. Le opere prodotte nel corso del progetto spazieranno dal cinema, alle mostre e installazioni, all'editoria creativa, alla composizione e lettura di testi poetici. Il pubblico locale può seguire la realizzazione delle opere d'arte in studi regionali aperti, che saranno accessibili anche durante il festival.
Integrare la cultura nei quadri di sviluppo sostenibile
La cultura e tutti i settori creativi sono considerati una forza propulsiva dello sviluppo sociale ed economico.
Benin - Urban Cult Lab' Africa
L'urbanizzazione africana riunisce culture, lingue, tradizioni e patrimoni culturali diversi. Il progetto Urban Cult Lab' Africa contribuisce a fare di questa diversità un'opportunità così da evitare tensioni e conflitti e sviluppare piuttosto un insieme di competenze e talenti per trovare soluzioni ai problemi dell'urbanizzazione. Il progetto ha riunito sei fab lab, laboratori di creazione digitale, dell'Africa occidentale, situati in Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Mali, Mauritania e Togo, per progettare insieme eventi culturali, tra cui soggiorni per artisti, eventi dal vivo e mostre.
Il progetto è alimentato da una forte collaborazione regionale tra i fab lab nel settore dell'innovazione digitale a favore dell'istruzione, di produttori e artisti, nonché di beni e servizi. Urban Cult Lab' Africa promuove l'inclusione sociale, incoraggiando la riappropriazione degli spazi urbani in modo da rendere il proprio programma creativo visibile ad un pubblico più vasto possibile.
Come molti laboratori creativi di tutto il mondo, Blolab Bénin combatte la diffusione del coronavirus utilizzando la tecnologia di stampa 3D per produrre mascherine e visiere. Blolab è partner del progetto Urban Cult Lab' Africa. Foto: Blolab Bénin
Promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali
Il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali è un requisito indispensabile per garantire la molteplicità delle espressioni culturali.
Mongolia - Festival internazionale di arte ecocompatibile Nogoonbaatar
Metà della popolazione della Mongolia vive a Ulaanbaatar, una delle capitali più inquinate della terra. Il particolato fine provoca molti disturbi sanitari e decessi prematuri e rappresenta una grave minaccia per le generazioni più giovani. Aumenta con l'espansione della popolazione e il crescente abbandono delle zone rurali a favore delle città. Nogoonbaatar ("Eroe verde"), il primo festival di arte ecocompatibile del paese, spera di cambiare questa situazione critica. Il festival si svolge nel distretto di Ger, tristemente noto per il forte inquinamento dovuto alla combustione del carbone. Artisti locali, artisti europei ospiti ed educatori ambientali utilizzano un approccio interpersonale, sviluppando progetti ed eventi artistici in centri comunali, scuole e spazi pubblici.
Tutte le attività del festival evidenziano gli effetti dell'inquinamento atmosferico e promuovono le migliori pratiche per uno stile di vita più sostenibile. L'obiettivo è sensibilizzare al problema dell'inquinamento atmosferico (interno ed esterno) e al suo impatto sulla salute, promuovere buone pratiche, come i sistemi di prevenzione e protezione, e presentare soluzioni economiche o poco costose per ridurre l'inquinamento (isolamento, ventilazione, piantumazione di alberi, sistemi di riscaldamento e combustibili più puliti) utilizzando il metodo dell'imparare facendo.
CLIC: un altro progetto culturale finanziato dall'UE a Cuba
L'UE e gli Stati membri vantano una lunga tradizione di collaborazione nel settore culturale con Cuba. Il polo EUNIC Cuba, di recente costituzione, intende trovare sinergie e aumentare l'impatto delle sue attività di collaborazione culturale. A tal fine, la delegazione dell'UE a Cuba ha stanziato un bilancio a favore del progetto CLIC, un'iniziativa di EUNIC Cuba.
Nella prima fase del progetto, l'accento è stato posto sul rafforzamento delle iniziative e strutture locali esistenti nel settore culturale. Il progetto CLIC sostiene l'organizzazione di attività di scambio, istruzione, ricerca, promozione e co-creazione in quattro ambiti strategici:
- sostenere lo sviluppo delle industrie culturali cubane
- rafforzare la capacità dei creatori e dei professionisti ad esse collegati
- favorire l'inserimento degli artisti cubani nelle reti e nei mercati professionali europei
- stimolare un urbanismo innovativo, inclusivo e resiliente all'Avana.
Tutte le attività sono guidate dall'idea di promuovere giovani talenti cubani e di mettere gli artisti e professionisti cubani in contatto con colleghi europei, per accrescerne le competenze. Il progetto CLIC si basa sullo scambio di esperienze e conoscenze, a cui partecipano esperti cubani ed europei delle discipline più variegate: cinema, danza, moda, musica, architettura e arti visive.